giovedì 25 ottobre 2012

Coccolarsi con la torta di mele

come preparare la torta di meleNei freddi pomeriggi invernali si ha sempre il desiderio di sentirsi un po’ coccolati e non c’è cosa migliore che starsene sul divano, avvolti da una morbida coperta di pile e riscaldati dal fuoco del camino a guardare un romantico film d’amore. Questa rilassante situazione sarebbe perfetta se ad addolcire il tutto ci fosse anche una gustosa e profumata torta di mele. Si, un dolce semplice, forse troppo, ma che grazie alla sua genuinità e alla sua semplicità resta sempre uno dei dolci più buoni da gustare e adatto a tutte le ore della giornata.

Inoltre è una torta molto semplice da preparare, anche se ne esistono diverse varianti, infatti, se si vuole, si può aggiungere un tocco personale ad ogni ricetta, qualcosa che secondo il proprio gusto personale può dare un tocco in più a qualcosa che è già ottimo di per se. Nel caso della torta di mele posso suggerirvi la mia ricetta, una ricetta preziosa perché trovata in un quaderno di cucina di mia nonna e che è talmente semplice da eseguire che potrebbe prepararla davvero chiunque.

Allora, per iniziare dovete procurarvi 3 mele, va bene qualsiasi tipologia, dalle mele annurche a quelle renette, insomma quelle che preferite; poi preparate la farina, lo zucchero, olio di semi, 3 uova, sale fino, vanillina, scorza e succo  di mezzo limone, latte e lievito in polvere. Sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti e innaffiatele con del succo di limone in modo che non anneriscano.

Mettete in una ciotola a parte le 3 uova senza dividere i tuorli dagli albumi, aggiungetevi 6 cucchiai ben colmi di zucchero, un pizzico di sale, la buccia grattugiata del limone, una bustina di vanillina e sbattete energicamente con una frusta da cucina. Quando uova e zucchero saranno ben amalgamati aggiungetevi un bicchiere di olio di semi e uno di latte, continuate a sbattere. Aggiungetevi la farina setacciata, poco per volta, continuando a sbattere con la frusta e finchè il composto non risulterà ben omogeneo e denso. Infine unitevi una bustina di lievito in polvere. A questo punto potete aggiungervi le mele precedentemente tagliate, amalgamate ancora il vostro composto e mettete il tutto il uno stampo per dolci imburrato e infarinato e poi in forno a 180° per 40 minuti. Una volta sfornato aspettate che si raffreddi un po’ e dopodiché deliziatevi con uno dei dolci più buoni al mondo.

 

fonte: autore

mercoledì 24 ottobre 2012

Dieta Vegana Detox: pericolosa?

che cos'è la dieta veganaE’ alquanto conosciuta tra i salutisti e tra coloro attenti al benessere: la dieta Vegana, in particolare nell’ultimo periodo sta avendo successo la versione Detox, molto diffusa tra le star.

Il termine Detox è l’abbreviazione di “Detoxification” ossia disintossicazione, è una guida alimentare seguita prettamente da coloro che sono attenti alla salute e che tendono a purificare in ogni modo il proprio organismo. Questo nuovo regime alimentare si basa non solo sul rifiuto della carne ma anche sull’evitare tutti i prodotti alimentari di origine animale. In questo modo tutte le tossine presenti nell’organismo vengono eliminate portando salute e benessere.

Un altro vantaggio della dieta Detox e che può essere seguita solo per un periodo di due settimane al massimo tre, ed è realmente una dieta rapida.

Per avere il vantaggio di ottenere in poco tempo un ventre piatto, delle gambe sgonfie, snelle e una pelle più pura e brillante occorre rinunciare a qualche alimento di troppo come i salumi, i formaggi, gli insaccati, la carne, invece vanno privilegiati i cibi che contengono pochi zuccheri e pochi grassi, si può abbondare con le verdure, la frutta e tutto ciò che contiene vitamine, antiossidanti e fibre, senza dimenticare i legumi e cereali anch’essi concessi nella misura di 30 gr al giorno.

Attualmente ciò che fa pensare è che alcuni medici sono contrari a questa dieta, in quanto è considerata davvero pericolosa. Ci sono pareri discordanti, una ricerca condotta da degli studiosi in un’università cinese ha stabilito che la dieta vegana potrebbe causare problemi alle arterie e quindi al cuore, secondo loro questo tipo di alimentazione provocherebbe un indurimento dei vasi sanguigni causando una trombosi o addirittura un ictus. Invece dall’America arrvano dei pareri opporti che sostengono che attuare un dieta vegana aiuta a difendersi dalle malattie renali.

Purtroppo in questo campo non si può mai sapere quale sia la scelta giusta perché sono ancora in corso studi di settore, però con un po’ di buon senso si può capire da sé che affidandosi a un buon nutrizionista si può risolvere il problema dei chili di troppo.

 

fonte: comunicatistampaitaliani.it

Torta oreo: cioccolato, che passione!

come preparare la torta oreoUna tra le torte più golose da preparare e soprattutto da mangiare è la torta oreo, questa è ottima per gli amanti del cioccolato. E’ un vero e proprio paradiso del gusto e delle calorie, buona, gustosa, morbida e dolcissima. Prepararla è molto semplice ed è adatta sia come un dessert da fine pasto che per un dolce spuntino pomeridiano. Ovviamente, questa meravigliosa torta è un’acerrima nemica delle diete, ma se almeno si decide si assaggiarla, per fare uno strappo alla regola, si è sicuri che ne sarà valsa la pena, dato che le calorie assimilate valgono più per il gusto che per i kg di troppo che ne conseguiranno.

Per prepararla a casa propria, bastano solo alcuni ingredienti come una torta al cioccolato preparata con cacao amaro, 200ml di panna da montare 1 confezione di biscotti Oreo e mezzo bicchiere di Baileys. Alla torta viene aggiunto molto cacao amaro in modo da dargli quel colore molto scuro tipico dei biscotti oreo, ma molte persone vi uniscono addirittura del colorante nero, anche se ciò la rende meno genuina, quindi sarebbe meglio limitarsi ad utilizzare gli ingredienti di base.

Preparate la torta e nel frattempo montate la panna fresca che è sempre meglio della panna spray che non mantiene mai bene il suo volume e la sua consistenza, infatti una volta che il dolce è stato decorato, la panna tende a sciogliersi bruscamente. A questo punto lasciate refrigerare la torta e poi spaccate tre anelli.

afferrate la base e irroratela con il baileys disciolto con acqua o latte, poi stendete uno strato omogeneo di panna, rifate l’operazione per gli altri dischi, terminate con uno strato di panna. Concludete con gli oreo spezzettati. Tenete in frigorifero finchè non arrivi il momento giusto per servirla. Se mettete al posto del baileys dell’ acqua zuccherata. Questa torta è adatta veramente ad ogni occasione, anche per le feste di compleanno dei vostri bambini che avranno una golosa torta a cioccolato e panna che sta davvero spopolando in tutto il mondo e le cui ricette hanno invaso anche il mondo di internet nelle sue diverse varietà. Provatele tutte per scoprire quella più buona.
 fonte:notiziariodelweb

martedì 23 ottobre 2012

Piatti tipici francesi

piatti tipici cucina franceseLa raffinata cucina francese è sicuramente una delle più stimate e conosciute al mondo grazie al suo tocco, al suo sapore che l’hanno resa rinomata in tutto il mondo. L’attuale gastronomia francese è nata verso la fine del Medioevo per poi raffinarsi nel Seicento, nelle cucine del Palazzo di Versailles.

Essa mostra molti tratti che potrebbero essere aderenti a quelli della cucina italiana, specialmente per quanto riguarda le disuguaglianze che si trovano tra le varie regioni. Può essere inoltre definita una cucina più mediterranea nella parte meridionale del paese e mitteleuropea a nord di questo. La pasta, a differenza dell’ Italia non è prediletta infatti si fa uso di piatti unici a base di carne o pesce.

I formaggi sono sicuramente immancabili e le salse ed i dolci sono sicuramente la punta di diamante della gastronomia francese. La prima colazione in Francia è molto simile a quella italiana, generalmente consta in una bevanda calda come il caffè, il tè o il latte, pane spalmato di burro, confettura di frutta e cereali. Le viennoiseries, dolci di pasta sfoglia molto simili ai croissant, sono tra i prodotti tipici francesi per la colazione.

Per quanto riguarda il pranzo si può notare che l’entré o antipasto è composto quasi sempre da un piatto unico di verdura non cotta o affettati, seguito da una portata di carne o pesce accompagnata da verdure scottate. Per la cena al posto dell’antipasto si serve solitamente una zuppa, seguita da piatto cardinale e dal dessert che può essere o a base di farina, burro, acqua e zucchero con l’aggiunta del rosso d’uovo. Un altro tipo di dolce d’accompagnamento può essere il pain au chocolat, a base di pasta dolce lievitata, c’è poi la tarte Tatin, un dolce di mele capovolto. La Francia è terra di formaggi e vini, specialità che l’hanno resa popolare nel mondo.

Tra i formaggi i più conosciuti sono i caprini produzioni della zona centro settentrionale e in Provenza, i formaggi di mucca prodotti nella zona centro-meridionale e nella zona alpina dello Jura come il Comte, il Morbier e i prelibati formaggi di Normandia tra cui il Brie e il Camembert.

fonte:scrivionline.it

lunedì 22 ottobre 2012

Piatti tipici romani

Piatti tipici romaniQuesta è una cucina basata su ingredienti di provenienza agreste e campagnola, di derivazione vegetale ed animale, cucinati secondo ricette spesso lasciate in eredità in famiglia. La cucina romana è una delle più conosciute di tutta l”Italia. I piatti caratteristici romani sono l’ ostentazione di molteplici ristoranti, preparati con passione e semplicità. Uno dei piatti peculiari della cucina romana è la carbonara, una ricetta antica, che bisogna conoscere necessariamente se ci si vuole sentire davvero appartenenti alle tradizioni della capitale.

I capisaldi di questa cucina sono i primi piatti, sia secchi sia in brodo; possono essere preparati con pasta o verdure e legumi e quindi ceci, patate, fagioli o broccoli. Il quinto quarto, altro piatto tipico, è quel che rimane della animale vaccino o ovino dopo che sono state messe in vendita ai signori le parti pregevoli, i due quarti anteriori e i due quarti posteriori. Quindi comprende tutto quello che è commestibile delle interiora cioè la trippa, i rognoni cioè i reni dell’ animale che devono essere tenuti a bagno in acqua acidulata con limone prima di cuocerli e poi ci sono il cuore, fegato, milza, pancreas ed altre varie ghiandole oltre a lingua e cervello. Se vi conquista l”agnello, potete anche degustare le braciole d”abbacchio fritto o l”abbacchio alla cacciatora, cucinato genuinamente con olio e un po” di aceto.

Chi preferisce i sapori forti, trippa alla romana o coda, di manzo o di vitello, alla vaccinara sono l’ideale. Il baccalà e le alici sono protagonisti delle ricette di pesce, tipici i timballi di alici e il baccalà con capperi e acciughe.Tra i dolci tradizionali che tempo fa erano congiunti a delle feste, ma che ora sono inserite nei menu romani di tutti i ristoranti e in ogni giorno dell’anno come i maritozzi fatti a forma di panino con il composto di uva sultanina, pinoli e frutti glassati, imbottiti con la panna. C’è poi la zuppa inglese alla romana fatta di crema pasticcera, pan di spagna e panna montata. Le castagnole invece sono delle piccole palline deliziose del diametro fritte nell”olio bollente al profumo di rum.

fonte: blogvillaggi.it

Piatti tipici siciliani

Piatti tipici siciliani.La Sicilia oltre ad un clima e paesaggi magnifici offre una cucina eccellente, piatti ricchi di sapore e genuinità tutta a tinte mediterranee. Gli agrumi dai profumi intensi accompagnano ogni tipo di piatto, dall’antipasto a l dolce. Le melanzane sono l’ingrediente principale di alcuni piatti tipici di questa terra, come la pasta alla norma o le melanzane alla parmigiana. Non dimenticate poi il fantastico cus cus alla trapanese, un piatto che ha rimandi a terre lontane ma che è assolutamente made in Italy.

Per iniziare un ottimo pranzo siciliano si deve assolutamente cominciare dalla caponata di verdure, composta da vari ortaggi soffritti in olio e poi conditi con aceto ed valorizzati con olive, capperi e acciughe. La caponata a base di melazane è di sicuro la più buona oltre ad essere quella classica. Come primo piatto è d’obbligo scegliere la la pasta con le sarde, diffuso nella zona di Palermo, Bagheria e Cefalù si è poi esteso a tutta l’isola e fa parte dell’antica tradizione marinara, tanto semplice nella sua esecuzione ed incrementato dai sapori dei capperi, finocchietti selvatici, pepe, pinoli e uvetta.

Tra i secondi di carne, particolarmente saporito è il falsomagro, vitello magro foderato da uova sode tagliate a fette, formaggio, salsiccia sbriciolata e prosciutto. I dolci sono tra i più golosi al mondo e allo stesso tempo creati con ingredienti semplici e genuini; i cannoli imbottiti di ricotta zuccherata, pistacchi e frutta candita, alla cassata, il pandispagna ricoperto di crema di ricotta, la pasta di mandorle e la pignolata. I gelati  preparati con il pistacchio di Bronte restano impressi nella mente dei più golosi grazie alla loro superba bontà, come sono indimenticabili le colazioni con brioche ripiene di granita.

I profumi inebrianti dei vini quali il Marsala, il Passito di Pantelleria, e la Malvasia delle Lipari, sono una delle particolarità di questi prodotti che accompagnano in maniera eccellente sia i dolci che i primi e secondi piatti. Il Nero d’Avola è di sicuro tra i vini più famosi, che con il suo gusto prepotente si abbina in maniera perfetta sia al pesce che alla carne.
 fonte: viaggiareonline.it

Oggi si mangia giapponese!

piatti tipici cucina giapponeseLa cucina giapponese, oltre ad essere gustosa, è anche sana grazie alle sue grandi quantità
di pesce e pochi grassi.
Cominciamo il nostro gustoso excursus dal piatto più famoso: il sushi. Il sushi si prepara con riso modellato a polpettine e condito in aceto, zucchero e sale ripieno di pesce crudo. Al piatto si aggiunge il wasabi, una pasta proveniente dalla pianta wasabi japonica. Piccola curiosità: il sushi è la prima versione dei fast food. Il piatto fu ideato, infatti, per essere venduto sulle bancarelle a ridosso dei luoghi di lavoro per coloro che avevano solo pochi minuti per la pausa pranzo. Altro piatto clou è il sashimi. Sempre pesce crudo tagliato a filetti con salsa di soia e rapa.

Il sashimi più pregiato è quello preparato con il tonno. Nei ristoranti di lusso è servito su una barchetta di legno, e per rendere il servizio ancora più scenografico, questa viene posta su una piccola cascata.
Altra pietanza è il sukiyaki, fettine di manzo cotte in brodo con salsa di soia, zucchero e sakè accompagnate da verdure e tofu.

Il takoyaki sono polpettine di polpo, tipiche della cucina di Osaka. Per cucinarlo si utilizza una particolare padella ad incavi; questa donerà al piatto la tipica forma a palla.
Gli udon sono gli spaghetti di grano tenero, utilizzati anche nella cucina coreana. Vengono serviti in brodo in diverse varianti, poi guarniti con gamberi e tofu fritto. Altri spaghetti sono i soba che nascono col grano saraceno e, anche in questo caso, si possono cucinare in brodo o asciutti, su piatti in legno di bambù accompagnati da salsa di soia, uova e cipolline.

I ramen sono la terza versione degli spaghetti giapponesi. Cucinati a mò di zuppa con uova e alghe crude, ma attenzione, la loro genesi è cinese. Altra curiosità, se in un ristorante trovate che i commensali siano troppo rumorosi nel mangiare non prendetelo come segno di maleducazione. Tradizione vuole che i ramen si mangino in modo molto chiassoso.
Chiudiamo il nostro ricettario nipponico con un must dei drink giapponesi: il sakè. Il sakè è un liquore ottenuto con la fermentazione del riso, si narra che abbia origini millenarie e resta ancora oggi una delle bevande più consumate nel paese.

 

fonte: atuttovacanze.it

Come fare il mojito

come preparare il mojtoIl mojito è uno dei drink più buoni e più in voga del momento!

E’ un cocktail prevalentemente estivo dati gli ingredienti che lo costituiscono, ma per la sua bontà sarebbe perfetto in ogni periodo dell’anno. Se pensate di dare un party estivo nel vostro giardino, potreste avere l’idea geniale di preparare da soli, a casa vostra, questo fantastico drink; preparare un impeccabile mojito non è complicato, specialmente se seguirete queste semplici direttive qui di seguito. Quest’ ottimo drink è lievemente alcolico, piacevolmente freddo, abbeverante ed inevitabilmente rinvigorente, deve la sua generalità paterna al barman Angelo Martinez, che lo creò nel suo famoso bar “La Bodeguita del Medio” a l’Avana.

Ma ecco a voi tutti gli ingredienti che servono per un perfetto mojito preparato con le vostre mani: 5/10 di rum chiaro divenuto vecchio da 3 anni; qualche goccia di rum ambrato invecchiato da 7 anni; 5/10 di acqua effervescente; circa 4 fettine di lime; 3 cucchiaini di zucchero di canna; alcune foglie di menta; e del ghiaccio tritato finemente; e non dimenticate una cannuccia. Adesso, dopo aver appurato tutti gli ingredienti, ci si può dedicare alla preparazione della bevanda.

Sciacquate per primo il lime e tagliatelo a pezzetti, e quindi collocateli nel bicchiere, insieme a 3 cucchiaini di zucchero di canna. A questo punto potete finalmente tritare con attenzione il tutto per premere il lime ed amalgamarlo con lo zucchero. Unite, in conseguenza di ciò, qualche fogliolina di menta e triturare poi il ghiaccio e colmate il bicchiere fino all’orlo, travasare ora il rum e l’acqua frizzante, colmando il bicchiere fino al vertice, unendo alcune altra foglie di menta, mescolate lentamente con l’aiuto di un cucchiaio per far salire nuovamente il lime e lo zucchero e completate il drink con un po’ di rum ambrato e invecchiato 7 anni e, ovviamente, una cannuccia per gustarlo in tutta tranquillità e farsi inebriare dal gusto e dalla freschezza che contraddistinguono il mojito.

A questo punto non vi resta altro da fare che brindare in compagnia dei vostri amici più cari per iniziare una serata divertente ed indimenticabile a casa vostra. Alla salute!completamente fissata e pronta a sostenere il peso di…tutti gli oggetti della vostra vita!

 

fonte:comesicucina

venerdì 19 ottobre 2012

Cosa ordinare al ristorante giapponese

ricette cucina giapponeseSu tutto il territorio italiano sono ormai diffusissimi ristoranti specializzati in cucine orientali. Tra questi i più frequentati sono di certo i ristoranti giapponesi dove è possibile provare piatti gustosi della cucina nipponica.

Il riso è l’alimento alla base della cultura alimentare giapponese e lo ritroverete praticamente in quasi tutti i piatti. Tra le pietanze più esportate e che di certo troverete in ogni buon ristorante giapponese, vi è il Misoshiru, una zuppa di Miso (soia che ha subito un processo di fermentazione) che contiene dashi (brodo di pesce), Katsuobushi (tonno essiccato) e konbu (un’alga).

Una volta riscaldato il palato, passate ad un altro piatto cult: gli Onigiri. Si tratta di piccoli involucri ripieni di riso e alghe, spesso accompagnati da carne o pesce, che potrete immergere a piacimento nella salsa di soia.

Adesso passate al Sashimi, pesce crudo (prevalentemente tonno) che viene tagliato secondo un metodo particolare. Nei ristoranti meglio attrezzati vi verrà richiesto che taglio preferite tra Otoro, Chutoro o Akame.

Altro piatto tipico è la Tempura. Semplice e appetitoso è ricavato dalla frittura di verdure o pesce passati precedentemente in una pastella di acqua e farina.

Ma il re della cucina giapponese è di certo il Sushi. Alla base della preparazione del Sushi vi è il riso che viene insaporito con aceto di riso e zucchero. Scegliete voi se accompagnarlo con pesce crudo, verdure o alghe e non dimenticate di imbeverlo nella salsa di soia per renderlo ancora più succulento.

Se ancora non siete sazi potreste chiedere un dessert. Il più gustoso è di certo l’Anmitsu, un dolce con gelatina di alghe rosse, confettura di fagioli, piselli e frutta.

La cucina giapponese non avrà più segreti per voi se non vi asterrete dall’assaggiare il Sake, un liquore ottenuto dalla fermentazione del riso che ha origini antichissime. In alternativa potreste ordinare uno Shōchū, bevanda alcolica ricavata dalla distillazione di orzo, riso e patate dolci.

FONTE: Pressmarketing.it

La cucina indiana, tra spezie e piatti tipici

piatti tipici cucina indianaI piatti tipici della cucina indiana sono molto speziati e ricchi di carne, latticini e verdure. A seconda della zona dell’India in cui vi trovate, assaggerete pietanze prevalentemente a base di carne (India settentrionale) o per lo più vegetariane (India meridionale).

Se scegliete di provare un piatto di carne potreste ritrovarvi a mangiare anche il piatto, anch’esso particolarmente gustoso: spesso infatti la carne è accompagnata o addirittura posata su di una sorta di piadina, la cosa più vicina al pane che troverete in India.

Il pane indiano conosce preparazioni differenti ma è sempre rigorosamente non lievitato. C’è il Roti, tondo e a base di farina integrale; il Besan Roti ricavato dalla farina di ceci e cosparso di ghee (una sorta di burro) e il Chapati, pane di frumento cotto sulla tawa (una piastra calda) e poi messo direttamente a contatto col fuoco per dargli una forma tondeggiante.

Tipico dell’India è anche il Papadum, una focaccia di farina di lenticchie che potreste ritrovare anche sbriciolata nel riso.

Il riso indiano è di vari tipi che variano a seconda del condimento ma anche del tipo di cottura. Tra i più diffusi il Pilaf, cotto al forno e insaporito con brodo e spezie, e il Biryani, un riso molto speziato e condito con ghee e piselli.

Tra i dolci più noti vi è certamente il Gulab jamun, preparato mescolando la farina con latte, acqua di rose e zafferano. Il composto va poi fritto e consumato in occasioni particolari come feste e matrimoni.

Il Kheer è invece un dessert a base di riso e latte, insaporito con cardamomo, zafferano, pistacchi, mandorle e uva passa.

La bevanda più diffusa in India è il the (famosissimo quello Darjeeling) aromatizzato con le spezie più varie tra cui pepe, anice, zenzero, cardamomo, semi di garofano e cannella, ma anche mandorle e pinoli.

In India, o in un buon ristorante indiano, vi capiterà di assaggiare anche il Lassi, una bevanda fredda a base di yogurt, limone e cumino, a cui viene aggiunto zucchero o sale.

E a fine pasto provate il Paan, un involtino di foglia di betel che racchiude un impasto di noce di areca, tabacco, pasta rossa e lime. Non va ingoiato ma solo masticato lentamente ed è la versione indiana del nostro digestivo.
FONTE: VACANZE.NAME

La filosofia e il gusto della cucina parigina!

piatti tipici della cucina franceseNonostante la diffusione dei fast food, la cucina di Parigi resta sempre rinomata, ferma nel suo piedistallo con i suoi piatti raffinati e ricercati.
L’haute cuisine e la nouvelle cuisine sono le responsabili della celebrità della gastronomia francese in giro per il mondo; una notorietà raggiunta grazie alla scelta d’ingredienti sopraffini, spezie e vini pregiati; tutto accompagnato da un’aurea filosofica sapientemente inserita qua e là da navigati chef, che con le micro porzioni hanno raccolto il favore dei palati più snob.
Fortunatamente, per noi comuni mortali sono sorti tantissimi bistrot e brasserie che ripropongono in parte l’altero stile francese senza però mettere in soggezione il povero cliente altrimenti immerso in una pomposa e formale sala ristorante, confuso e spaesato dalla lista dei 100 vini d’annata.
Oggi i pranzi a Parigi sono molto più leggeri; si parte da un antipasto, una portata principale di carne o pesce con verdure per poi finire con un delizioso dessert ed il caffè. I prezzi variano da ristorante a bistrot ma, fortunatamente, ognuno di questi espone all’esterno il menù con i relativi prezzi e questo, a dire la verità, aiuta ad evitare le brutte figure al momento del conto.

La zona di Chatelet, verso rue St-Martin, è nota per gli ottimi pranzi del giorno. Nella zona della moschea, invece, alla fermata della metro Censier-Daubenton, offrono freschissimi e gustosi formaggi tipici.
Un primo piatto suprime è la soupe à l’oignon, zuppa di cipolle gratinate ma ben nota è anche la quiche, una torta salata con verdure cotte; ce ne sono di diverse varianti a seconda delle regioni ma quasi ovunque è servita come antipasto. Tra i secondi primeggiano i piatti di carne come il bollito della pot-au-feu, piatto di manzo o il famoso foie gras cucinato però con carne di anatra e oca.

Tra i dessert, la gastronomia francese propone una vera golosità: la torta cioccolato e noci accompagnata dalla crema di caffè, una vera delizia che sarebbe un crimine lasciarsi sfuggire!
Da bere cosa se non i pregiati vini, ognuno dei quali chiamato a seconda della località d’imbottigliamento. Tra i più noti, il Bordeaux, prodotto nella Garonna, i bianchi dell’Alsazia e Loira ed il cognac. Tutti capeggiati dal principe delle vigne: lo champane!

Fonte:http://comunicatistampaitaliani.it

giovedì 11 ottobre 2012

Raccolta di ricette di Halloween

Oggi su Misya.info ho trovato una bellissima sezione nuova completamente dedicata alla festa di Halloween. La sezione è veramente ben realizzata, ci sono tante idee per organizzare le feste per i nostri bimbi cucinando biscotti a forma di zucca, dolci di halloween e ricette spaventose come le mani di strega. Ecco la raccolta di ricette di halloween di Misya .

Io ho provato a realizzare le mani di strega, vengono veramente bene , sono carine e se presentate bene sono molto ma molto spaventoooose :)

martedì 2 ottobre 2012

La torta della Nonna

Oggi, 2 ottobre, è la festa dei Nonni e volevo preparare una bella torta per festeggiarli. Girando sul web ho effettuato una ricerca banale, "torta della nonna" ed ho scoperto che effettivamente questa torta esiste sul serio :) Beh sembra anche molto ma molto buona.

Tra le varie ricette che ho trovato sul web, quelle che mi è sembrata più interessante è la torta della nonna di Misya, credo proprio che la farò... Scendo a fare la spesa e poi vi faccio sapere :)

Ecco qualche anticipazione sulla torta (una bella foto)

torta della nonna di Misya

 

lunedì 1 ottobre 2012

Ricette di Halloween

Cercando sul web ho trovato questa splendida raccolta di ricette di halloween.

Il sito si chiama www.misya.info e presenta una gran varietà di ricetta tutte sul tema Halloween.

Di seguito alcune delle ricette :)

L’elemento predominante per le ricette di halloween è la zucca, o in alternativa qualsiasi cosa che richiami l’arancione, colore simbolo di questa festività.
Per le ricette alla zucca avete un’infinità di possibilità che vanno dagli antipasti ai dolci.Se invece non volete utilizzare la zucca, tutto sta nella vostra creatività infatti qualsiasi ricetta può diventare una ricetta di halloween, tutto sta nel creare le decorazioni giuste.

Leggi tutte le ricette di halloween